Qualcosa in più

Ci sono oltre 38 milioni di bambini, ragazzi ed adulti, uomini e donne che in 216 paesi e territori del mondo sono scouts e guide.

 

Lo Scautismo e il Guidismo sono un movimento mondiale:

 

1. Di giovani

2. Per i giovani

3. Educativo

4. Che esprime un ideale di vita

 

Lo scautismo è quindi un movimento….. in movimento ed è il più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale. Attraverso la fantasia, il gioco, l’avventura la vita all’aria aperta, l’esperienza comunitaria, la progressiva ricerca di senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo scautismo risponde alle tante e autentiche domande dei giovani sulla vita e sul crescere in essa.

 

Lord Robert Baden Powell, B.-P per tutti gli scouts, nasce il 22 febbraio del 1857 a Londra e nella concretezza del suo linguaggio e delle sue intuizioni pedagogiche, aveva indicato in “quattro punti” i fondamenti del metodo scout: “formazione del carattere, abilità manuale, salute e forza fisica, servizio del prossimo”, qualità semplici, ma necessarie per formare un uomo libero ed un buon cittadino.

 

Diffusosi velocemente in tutto il mondo immediatamente dopo la sua fondazione nel 1907, durante la seconda guerra mondiale lo scautismo è stato sciolto in molti paesi europei dal nazismo e dal fascismo. In Italia, negli anni dal 1926 al 1943 (il periodo chiamato della “Giungla silente”), centinaia di scout hanno continuato la loro attività in clandestinità.

 

 

 

 

 

 

Lo Scautismo si rivolge a ragazzi dai 7-8 anni fino ai 20-21, articolandosi in tre fasce di età (o “branche”): da 7-8 a 11 anni i bambini e le bambine vivono nel “branco” o nel “cerchio” come lupetti o coccinelle; dagli 11-12 ai 16 anni ragazzi e ragazze sono nel “reparto” come esploratori e guide; dai 16-17 ai 20-21 i giovani, uomini e donne, sono nel “clan” come rovers e scolte.  La proposta scout pur identica per tutti i ragazzi del mondo, può essere vissuta nei diversi contesti culturali e religiosi: i suoi principi ispiratori universali, sono sintetizzati nella Promessa, nella Legge scout e nel Motto.

 

La Promessa, infatti, recita:

“Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:

– per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese;

– per aiutare gli altri in ogni circostanza;

– per osservare la Legge scout”.

 

Con questa Promessa, pronunciata a circa 12 anni il ragazzo non solo “entra a far parte della grande famiglia degli Scouts”, ma si impegna di fronte a Dio ed al mondo, forte della fiducia che sente riposta in lui e della libertà con cui aderisce a questo ideale, per giocare un ruolo responsabile nella vita. Il ragazzo mette in gioco il suo onore, sapendo che lungo questa strada impegnativa l’importante non sarà mai l’essere arrivato, quanto fare del proprio meglio. Un impegno senza termine, “se piace a Dio per sempre”, “una volta scout, sempre scout”.

 

La Legge è un breve decalogo di atteggiamenti interiori e di valori morali che danno una direzione al ragazzo, proposti in chiave positiva per accentuarne la percorribilità:

 

“La Guida e lo Scout:

pongono il loro onore nel meritare fiducia;

sono leali;

si rendono utili e aiutano gli altri;

sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;

sono cortesi;

amano e rispettano la natura;

sanno obbedire;

sorridono e cantano anche nelle difficoltà;

sono laboriosi ed economi;

sono puri di pensieri, parole e azioni”.

 

Il Motto, diverso a seconda dell’età, in una sola parola sintetizza il positivo atteggiamento verso la vita e gli altri.

 

“Eccomi” e “Del nostro meglio” per i lupetti e le coccinelle;

“Siate pronti” per gli esploratori e le guide;

“Servire” per i rovers e le scolte.

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